Quando, dopo aver stanziato un budget totale rigorosamente non rispettato, arriva il momento di scegliere il fotografo per il proprio matrimonio, ci si trova in un fiume di studi fotografici e di professionisti caratterizzato da acqua torbide e difficili da navigare.
Su una “riva” ci sono grandi studi e grandi intellettualoidi che chiedono cifre iperboliche asserendo di utilizzare il nuovo metodo super innovativo. Sull’altra sponda si trovano invece pacchetti preconfezionati di servizi dituttounpo’. Questi assomigliano più a offerte vacanza che a servizi che vogliano davvero raccontare la vostra giornata speciale.
In mezzo, fortunatamente, ci sono tutti quei professionisti che cercano di offrire qualcosa di autentico e sincero.
In realtà, non ho la presunzione di prendere in considerazione tutte le variabili da valutare nel momento di questa scelta, ma vorrei darvi qualche piccolo consiglio riguardo alle caratteristiche che secondo me sono importanti da ricercare quando ci si trova a scegliere un fotografo per il proprio matrimonio e che cerco ogni giorno di fare mie al cento per cento.
L DISCREZIONE E’ PRIORITARIA NELLO SCEGLIERE UN FOTOGRAFO PER IL PROPRIO MATRIMONIO
Sono dell’idea che il matrimonio, che sia caratterizzato da centinaia di invitati o da poche persone, appartenga comunque ad una dimensione intima degli sposi ed in quanto tale, debba avere una sua naturalezza, una scorrevolezza priva di influenze esterne ed artificiose.
La discrezione è quindi secondo me una caratteristica fondamentale che il fotografo di matrimonio non può ignorare, in caso di reportage così come nell’eventualità di servizi più tradizionali.
L’impronta fotogiornalistica, seppure, diciamolo, oggi vada un po’ di moda, nasce da un’esigenza ben precisa: quella di distaccarsi dalla fotografia in posa e approdare ad uno stile più naturale.
La gente oggi, condivisibilmente, ha voglia di immortalare il proprio matrimonio per quello che è, con i suoi momenti felici e persino con gli imprevisti inattesi.
Bene o male quasi tutti i fotografi di matrimonio si sono convertiti, seppur in minima parte, al reportage. Sono pochi quelli che ancora fanno solamente fotografie in posa e questo è dovuto probabilmente anche all’evoluzione della tecnologia che ci permette di poter scattare senza quasi alcun limite tecnico ed economico.
MODO DI LAVORARE
Un’altra delle cose più importanti da considerare nello scegliere il fotografo per il proprio matrimonio, a mio avviso, riguarda la gestione di tutto il flusso di lavoro da parte del professionista a cui ci si affida.
Molte sono le variabili da prendere in considerazione e parlerò di come le gestisco io normalmente, il ché chiaramente rispecchia quali sono le mie idee al riguardo.
Il primo punto riguarda la personalizzazione del lavoro.
I miei studi umanistici mi hanno portato inevitabilmente a pensare che ognuno di noi è diverso, unico ed inimitabile, nel bene e nel male. Trovare un modo di trattare tutti allo stesso modo, special modo in un ambito come la fotografia matrimoniale, mi sembra assurdo.
Passando ad un piano meramente pratico, non capisco come Mario Rossi, che offre un pacchetto preparazione+cerimonia+ricevimento+taglio torta+video+drone+postproduzione+regalodinozzeaglisposi a x €, possa al contempo guadagnare sempre e non “fregare” mai i proprio clienti.
Voglio dire, un fotografo non è un all you can eat, per fare un preventivo occorre conoscere tempi, distanze, spostamenti, modalità, durate, esigenze, eventuali stampe, album/cofanetti e molto altro ancora.
Quindi, vi interessa davvero conoscere prezzi iniziali di standard (destinati solamente ad aumentare) che si rivelano solamente specchietti per le allodole?
Il secondo punto riguarda la gestione dello scattato.
A questo riguardo non c’è una visione giusta o sbagliata delle cose e non mi sento di essere critico riguardo a chi fa scelte diverse dalla mia. Io tendenzialmente elimino i vari fuori fuoco, i doppioni ed errori vari e consegno tutto lo scattato.
Dal momento che sono pagato per riprendere un evento importante come un matrimonio, tutto ciò che faccio quel giorno è dedicato agli sposi ed a loro soltanto. Penso che sia assurdo trovarmi ad avere del materiale e non consegnarlo a loro.
Anzi, se questi lo desiderassero, sarebbe loro pieno diritto avere anche le fotografie “di scarto”.
Una parte dello scattato, solitamente piuttosto consistente e più che sufficiente per fare ad esempio un bel Photo Box, viene consegnata completamente postprodotta.
Su questo capitolo ci sarebbe da fare un lungo discorso riguardo alla differenza che c’è fra postproduzione, ossia tutta la parte di “miglioramento” della foto a livello cromatico, di contrasto, di luci/ombre ecc. e la parte di fotoritocco (che nella maggior parte dei casi non condivido), ovvero di sistemazione ad esempio di pelle, occhi, forme e molti altri elementi strutturali dello scatto.
Per quanto invece riguarda la parte stampa è mia abitudine parlare di prezzi con gli sposi prima del matrimonio, ma pensare insieme al da farsi dopo l’evento.
E’ difficile sapere già a priori quante stampe si vogliano fare, con quali modalità e in che quantità. Mi sembra quindi corretto lasciare che gli sposi possano decidere in base al lavoro svolto come gestire questa parte.
Prima di tutto è importante capire se per loro la parte di stampa sia importante o no: siamo nel nuovo millennio e io adoro la stampa, per me è la sublimazione del lavoro fotografico, ma non mi sento di giudicare chi vuole vedere gli scatti sul proprio schermo led da sessantacinque pollici comodamente seduto sul divano con gli amici.
Secondariamente è bello vedere come e con quale tipo di supporto gli sposi vogliono sviluppare il loro progetto e lasciare che possano renderlo fruibile ai loro cari nel modo che ritengono più adeguato.
PREZZO
Prima abbiamo parlato di pacchetti preconfezionati, modalità che non mi appartiene. Per me il lavoro fotografico (in qualsiasi ambito) richiede una dimensione artigianale che cerco sempre più di fare mia. Questa visione delle cose non è incisa nella pietra ma è quello che più sento appartenermi, di conseguenza non potrei fare diversamente.
Per me, metà del piacere sta nell’accogliere gli sposi, capire i loro desideri. E’ importante costruire un progetto unico e personalizzato per ogni singolo matrimonio.
Si, tutto questo mi porta via più tempo, richiede più impegno e a volte anche più pazienza, ma se la sposa ha visto un determinato tipo di stampa e di fotografia e si è innamorata di quella, per me è importante che riesca ad averla.
Tutto questo chiaramente ha un prezzo.
Un prezzo che deve permettere al fotografo di lavorare in modo sereno e dargli la motivazione per poter affrontare ogni imprevisto con il sorriso e non pensando quando finisce questo lavoro per cui guadagno due soldi.
Ogni lavoro ha un prezzo e la logica di chi conta quanto si fa pagare un fotografo all’ora considerando solo l’evento, non è molto sensata.
Se però proprio volete utilizzare questo metodo, allora fatelo nel modo più corretto ed intellettualmente onesto possibile.
Quando state valutando quale fotografo scegliere per il vostro matrimonio, nel prezzo del vostro preventivo, considerate le ore del matrimonio più quelle dello spostamento. Inoltre considerate quelle della post-produzione (che almeno una settimana la porta via), magari anche quella della preparazione per la stampa o dell’impaginazione.
Dal vostro preventivo togliete tasse, contributi, benzina, pedaggi e costi vivi.
Prendete questa cifra e dividetela per il numero di ore che avete ottenuto prima.
Anche tutte le parti del lavoro dietro le quinte vanno fatte per bene.
Trovo profondamente sbagliato che un fotografo tiri il prezzo al ribasso pur di assicurarsi il lavoro, per poi fare male la parte in cui gli sposi non possono vedere con quale impegno lui stia lavorando.
Ma per onestà bisogna anche tenere conto del versante opposto e per quello fidatevi anche del vostro sesto senso.
Quando qualcuno sta cercando di fregarvi, tante volte non è necessario fare grandi calcoli.
Se un fotografo vi sta chiedendo tremila euro per un pacchetto che comprende cerimonia + aperitivo solamente perché è il fotografo più in voga in città, beh, lascio a voi la scelta...
Come in tutte le cose, la giusta via sta nel mezzo.
Se doveste scegliere un’automobile, scegliereste una fuoriserie pubblicizzata a pochi euro?
E un grosso suv venduto al doppio del suo valore solo perché è di una casa di lusso?
O magari preferireste una macchina di qualità, che risponda alle vostre esigenze e che abbia un prezzo onesto?
Ma la cosa più importante di tutte è una.
Abbiate voglia di conoscere chi fotograferà il vostro matrimonio, non abbiate paura di fargli domande e scegliete una persona che vi piaccia. Voi avete bisogno di scegliere un fotografo professionista per il vostro matrimonio, e lui è tenuto ad essere franco e onesto con voi.
Quel professionista, metterà in gioco la personalità con cui verrà letto e stampato uno dei giorni più belli della vostra vita.
Se vi affiderete a qualcuno che mostra professionalità, disponibilità e serietà, difficilmente rimarrete insoddisfatti.
Qui trovate il sito di uno dei miei fotografi di matrimonio di riferimento (è un po’ fuori mano, ma se volete farlo venire qui dall’inghilterra, non avrà problemi….)
Se invece vi fa piacere vedere qualche altro scatto di matrimonio, basta cliccare proprio qui, sul Portfolio Wedding Roberto Cesari Photo.